Principio di funzionamento

Principio di funzionamento

Principio di funzionamento delle lavatrici ad ultrasuoni

La pulizia ad ultrasuoni è al giorno d’oggi il procedimento più moderno, i vantaggi sono la garanzia di massima pulizia, il tempo ridotto, il ciclo automatico di trattamento e il rispetto delle dimensioni degli oggetti.

Le vasche per il lavaggio ad ultrasuoni si usano sempre quando è richiesta una pulizia approfondita e molto accurata. La gamma varia da modelli da 2 litri di volume per laboratori o la casa fino a modelli di varie centinaia di litri, usati per esempio per la pulizia di blocchi di motore, stampi industriali e superfici metalliche voluminose. Grazie a questa varietà, le macchine per il lavaggio ad ultrasuoni offrono la soluzione ideale per ogni tipo di settore e di applicazione.

Il lavaggio con gli ultrasuoni

Lavaggio e sgrassaggio ad ultrasuoni partono dal principio della vibrazione e della cavitazione. Per cavitazione si intende la generazione e dissoluzione di bolle di vapore nel liquido. In una perdita di pressione, il liquido evapora generando bolle che occupano un volume maggiore, la pressione torna a salire, il gas dentro a ogni bolla condensa e la bolla implode. Lo spazio generato si riempie di nuovo con il liquido comportando forti impulsi e pressioni nell’ordine di 1500 kg per centimetro quadrato. La cavitazione appare in molti ambiti ed è spesso un effetto secondario poco desiderato in idraulica, nelle turbine e nelle eliche delle navi, perché comporta una lenta ma continua usura. Invece in una vasca ad ultrasuoni questo fenomeno fisico viene usato per una pulizia profonda anche dove i materiali sono sottili e delicati.

Durante il lavaggio la cavitazione si genera mediante generatori di ultrasuoni che hanno un campo di frequenze da 20 kHz fino a 80 kHz, altre frequenze sino a 2 MHz sono utilizzate in altri campi di utilizzo in medicina e chirurgia. La frequenza ha un ruolo importante nelle vasche ad ultrasuoni. Cambiando la frequenza si possono modificare la consistenza e l’uniformità delle vibrazioni ultrasonore e di conseguenza l’effetto detergente. In basse frequenze si producono bolle di grande diametro e forti impulsi di pressione, con frequenze alte si generano bolle più piccole adatte per una pulizia più delicata delle superfici. La frequenza richiesta viene orientata da un microprocessore e da un programma intelligente presente in ogni nostra apparecchiatura.